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Full text of "Annales de géologie et de paléontologie"

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ANNALES DE GÉOLOGIE ET DE PALÉONTOLOGIE 
DU MARQUIS ANTOINE DE GREGORIO 
35 Livraison — Juin 1922. 


March. ANTONIO DE GREGORIO 


APPENDICE 


ALLA 


ICONOGRAFIA DELLE COLLEZIONI PREISTORICHE 


DELLA SICILIA 


4 


CON 3 TAVOLE 
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PALERMO 
SCUOLA TIP. « BOCCONE DEL POVERO » 
1922 


ANNALES DE GÉOLOGIE ET DE PALÉONTOLOGIE 


PUBLIÉES À PALERME SOUS LA DIRECTION 
DU MARQUIS ANTOINE DE GREGORIO 
35 Livraison — Juin 1922. 


March. ANTONIO DE GREGORIO 


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ALLA 


ICONOGRAFIA DELLE COLLEZIONI PREISTORICHE 


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CON 3 TAVOLE 


PALERMO 
SCUOLA TIP. « BOCCONE DEL POVERO » 
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PREFAZIONE 


Nel mio lavoro « Iconografia delle collezioni preistoriche di Sicilia » procurai d'illustrare a vol d’ue- 
cello tutte quante le collezioni dell’isola finora non descritte, ricolmando un vuoto importante nella co- 
noscenza degli antichi abitatori e tracciandone la storia cronologica per sommi capi con vedute originali 
abbastanza diverse di quelle accettate attualmente dagli archeologi e cid con il sussidio della geologia 
più che con quello della etnografia. Il mio studio non avea e non ha la pretesa di essere perfetto ed e- 
sauriente. Esso perd, mentre tende à mettere in rilievo e in disamina delle importanti collezioni da con- 
frontare e mentre porge occasione all’esame di problemi di grave pondo, dall’altro lalo è anche non solo 
di un valido stimolo alle pubblicazioni di monografie speciali per le varie regioni e i vari giacimenti, 
ma altresi di un incilamento al governo e ai privati per praticare ed estendere le ricerche e gli scavi 
che in Sicilia (specialmente nella sua parte occidentale) sono stati limitati, e non rispondenti ai bisogni 
della scienza. 

Un lavoro, per quanto possa essere esatto e coscenzioso, non pu esserlo che relativamente al tempo 
in cui fu scritto. Perciù credo ora non disutile nè inopportuno fare alla mia Iconografia una piecola ag- 
giunzione per colmare qualche lieve lacuna. À naturale che in questa appendice io segua lo stesso 
metodo adottalo in quella cui rimando il lettore. 


Altri resti preistorici conservati nel Museo Nazionale di Palermo. 


lo già descrissi nella citata Iconografia tutte le coïlezioni cosi come erano esposte negli armadii a 
primo piano secondo le indicazioni e l’ordine adottato dal prof. Salinas defunto. L’illustre prof. E. Ga- 
brici chiamato a reggere il delto Museo, ha eseguito delle grandi novità nella sistemazione e colloca- 
mento delle collezioni. Egli si è dedicato con grande zelo e con grande amore e discernimento alla rior- 
dinazione delle collezioni. Alteso la ristrettezza del locale molte collezioni rimaneano chiuse e sepolte 
neile casse in fondo ai sotterranei del Museo. Ora i locali di questo, sebbene sono sempre impari alla 
sua importanza, sono stati aumentati per essere state asportate le « collezioni del Risorgimento » nei locali 
della Storia Patria. Rimasero cosi vuote parecchie stanze nel piano superiore ove il prof. Gabrici fece 
trasporlare le collezioni preistoriche. 

Nell° occasione della venuta del Re d’ Italia in Palermo nel maggio scorso (1922) fu inaugurato il 
busto al prof. Salinas benemerito fondatore del nostro Museo. lo ebbi l’onore di far parte del comitato 
direttivo per le onoranze al mio illustre amico. In tale occasione furono aperte le sale superiori ove ora 
trovansi collezioni preistoriche. Dando un occhio ad esse mi sono subito avveduto che vi si trovano ta- 
luni pezzi importanti che io non descrissi nel precitato lavoro. Potrebbe sospettarsi che ci sia dipeso 
dall’ essere precedentemente in uu sito oscuro e che mi siano sfuggite alla vista. Invece cid dovette ac- 
cadere perchè vi furono fatte delle aggiunzioni per essere state aperte altre cassette nei sotterranei del 
museo e aggregate alle dette collezioni. Questa à l’ipotesi più probabile. In appresso si aggiungerà forse 
altro materiale che si trova ancora sepolto nei magazzini; l’egregio e infaticabile direttore, sebbene lavori 
alacremente, non ha avuto ancora agio di espletare la collocazione, tanto più che il locale disponibile 
è relativamente minimo. 

Ë un lavoro molto difficile e delicato quello della sistemazione « ex novo » ; perocchè nel trasporto 
è facile spostare le eartelle d’ indicazione già abbastanza logore ai tempi di Salinas. Anche per questo 
riguardo la mia Iconografia già pubblicata potrebbe essere in certi casi di utile aiuto. Ma atteso la 
scrupolosa vigilanza e la grande perizia e valentia dell’attuale direttore si pud essere ben sicuri che ogn! 
possibile equivoco :o omissione sarà scongiurata. 


4 ANNALES DE GÉOLOGIE ET DE PALÉONTOLOGIE 


Come per l’Iconografia su mentovata i disegni originali furono da me stesso presi esaminando gli 


ogoetti negli armadi stessi senza trarli fuori. 


Resti preistoriei contrada Porrazzi (presso Palermo) 
Tav. 1, fig. 1-3. 


Sono ben pochi oggetti, tre vasetti ma di molta importanza perchè sono evidentemente di remota an- 
tichità, si per la qualità della creta che per la fattura (precedente al tornio). Io credo dehbono risalire al 
postremiano inferiore cioè all’inizio del postremiano ovvero piuttosto al calidiano superiore. Del resto 
non & facile giudicare da pochi pezzi isolati. 

11 vasetto fig. 1 à piuttosto massiccio grezzo, alto cirea 90 mm. ornato di graffiti irregolari. Ha due 
minuscole sporgenze ciascuna con un forellino all'imboccatura, e due altre pure disposte orizzontalmente 
lateralmente simetricamente nella parte convessa mediana. Questa disposizione è molto caratteristica e 
originale. Evidentemente doveano servire per qualche filo da appendersi. 

Fig. 2. Altro vasetto alto circa 75 mm. che ha dell’ analogia con il precedente. Ha invece presso 
l’orlo due semplici fori, uno di prospetto all’ altro, evidentemente per qualche filo da sospendere. 

Fig. 3. Questo vasetto à di maggiore dimensione dei precedenti. Ë alto cirea 100 mm. ; à provvisto 
di quattro piccolissime anse situate simmetricamente nella parte mediana, cioè nella convessità. 


Necropoli di Valdese (presso Palermo) 
Tav. 1, fig. 48. 


Già io ebbi occasione di parlare diffusamente di questo importante deposito preistorico nella mia [co- 
nografia delle collezioni preistoriche, p. 23, 41, tav. 1-5, cui rimando il lettore. Devo ora aggiungere che 
esaminando il nuovo scaffale trovo qualche pezzo in più, che non esisteva nell’ armadio del piano infe- 
riore. Vi sono abbondanti frammenti di ossidiana, molti punteruoli analoghi a quelli già da me descritti. 
Tra i pezzi fittili il più rimarchevole è quello rappresentato dalla figura 4 in grandezza ridotta. È un 
vaso duplo, cioè due vasetti appaiati uniti per due ponti. Di tal genere non ne conosco che quello già 
da me descritto di Carini della collezione Starrabba ([conogr., tav. 148, fig. 1) che è pure in due, ma di 
forma diversa, essendo l’unione a ponte superiore ad ansa. La lunghezza è circa 150 mm.; l’altezza circa 
70 mm. Ë di creta primitiva, è disimmetrico, con qualche graffilo primitivo consistente in strie e puntes- 
giature.— La fig. 5 rappresenta un altro vaso che ha dei graffiti pure primitivi; è grezzo e di creta mal 
fatta; è alto 80 mm. circa. — Fig, 6 una piccola accetta. rimarchevole perchè piatta e di pietra calcarea. 
— Fig. 7 molto rimarchevole è questo coltello di selce piromaca abbastanza ben fatto e di dimensioni 
grandi; è uno di quelli più lunghi che abbia veduto.— Fig. 8. Esistono dei grossi blocchi subrotondi o 
ellittici, piatti con un foro disimetrico. Suppongo servissero per pesi da rete o da telaio. Sono di grande 
dimensione di circa 130 mm. di lunghezza più o meno. Ë difficile che in tale epoca fossero in uso telai, 
è più probabile che servissero per confezione di funicelle o di altro uso domestico. 


Fittili di S. Angelo di Mussaro (presso Girgenti) 
Tav. 9, fig. 1-8. 


Ho parlato a lungo di questa famosa necropoli (Iconografia Coll. Preist., pp. 32, 70, 75, 148, tav. 9-11, 
tav. 57-60, tav. 65 (parlim)). Ë senza dubbio una delle più importanti e caratteristiche di Sicilia ed è 
incomprensibile come il governo non si decida ad approntare delle somme per esumare tante ricchezze 
nascosle che attendono di essere illustrate. Per conto mio ho fatto del mio meglio e dal materiale da 
me illustrato si pud formarsi un’idea del progresso artistico di quei tempi. Come ho detto, mi à accaduto 
di osservare taluni fittili incastrati proprio nella molassa calcarea e pietrificati con essa il che mostra 
un’antichità remota non dubbia. — È probabile che nei pressi di S. Angelo di Mussaro vi fossero dei fab- 
bricanti di stoviglie che esercitassero il commercio, perchè in altri paesi di Sicilia sono stati rinvenuti 
nelle necropoli dei fittili la di eui crela à simile, come pure simili sono gli ornamenti, 


APPENDICE ALLA ICONOGRAFIA DELLE COLLEZ. PREISTOR. 6) 


In questa appendice non mi limito che a far conoscere due importanti pezzi che non vidi negli ar- 
madi precedentemente e che con probabililà vi sono stati agaiunti da qualche cassetta dei magazzini del 
Museo. Non vi è apposta etichetta di sorta: ma a giudicare dalla fattura non mi pare vi sia dubbio di 
sorta sulla provenienza. 

Sono due vasetti cilindriei a forma di bicchieri o piuttosto di mortai. Sono di ereta grezza, molto dop- 
pia. Hanno lateralmenle due sporgenze forate evidentemente per polervi apporre un filo per appendersi. 
Tale carattere non à affallo comune nelle stoviglie preistoriche, Trova uno riscontro nei due vasetti di 
contrada Porrazzi descritti precedentemente. Hauno un’altezza di cirea 80 mm. L’ornamentazione à pri- 
miliva e molto caratteristica. L'esemplare fig. 12 è riprodotto da dué lati è ornato di qualche stria cir- 
colare in su e in giù e lateralmente ci ha due soichi verticali in mezzo ai quali vi è un disegno inciso 


irregolarmente e profondamente. L’esemplare fig. 3 ha in giù delle striature irregolari disordinate. 


Altri fittili di contrada Ciachia (Capaci) 


Tav 9, fie 


Già deserissi nel citato lavoro molti fitlili di questa importante necropoli (Icon. Coll. Preist., p. 45, 
tav. 25-26). Visitando il museo ho visto ora qualche altro fittile che allora non vi era ovvero che mi era 
Sfuggilo perd di poca importanza. Perd ho notato un vasetto a forma di tazza che merita di esser fatto 
conoscere. Ê notevole per il grande manico scavato in mezzo e per i graffiti consistenti in rare strie più 
o meno irregolari e punteggiature. È riprodotto dalla tig. 4 in dimensione alquanto ridotta. 


Resti preistorici di Caccamo 


Tav. 9, fig. 5-10. 


lo feci menzione (Icon. Preist., p. 195) di questa località illustrando i resti preistorici del mio pri- 
vato gabinetto. Perd non feei menzione alcuna di quelli del Museo perchè non ve ne erano allora espo- 
Ste negli armadi. Adesso invece esiste nei nuovi locali un armadio con collezioni di questa località che 
credo si trovassero in qualche cassa nei magazzini del Museo. Sono pochi oggetti ma molto importanti. 
Riguardo all’ epoca , io credo che rimontino ad epoca remota. Sono probabilmente sincroni a quelli di 
contrada Ciachia di cui sopra ho parlato, forse del periodo Calidiano. Ë notevole un grosso pezzo di os- 
sidiana destinato evidentemente alla confezione di armi. Una scodella alquanto rotta, di creta primitiva 
larga circa 120 mm. (fig. 5). Una tazza con grande manico (fig. 6) riprodotta in grandezza ridolta, Un 
vasetto a forma di pentolina (fig. 7) subcilindrico , caralleristico per qualtro minutissime anse situate 
nel mezzo del vasetto. Tutti questi oggetti sono di creta mal cotta e senza tornio. Inoltre vi & un vaso 
(ig. S) alto circa 100 mm. globulare notevole per la forma dell’ansa quasi aderente al vaso con piccolo 
foro a forma di fenditura. Vi sono poi molii articoli da collana, alcuni più o meno rotondeggianti (fig. 9). 
altri subcilindrici (fig. 10). Non so di che sostanza sieno non avendoli avuti tra le mani. Parrebbe che 
siano di osso allerato. Ma più verosimilmente sono di roccia lavorata. 


Resti quaternari di Lipari 
Tav. 92, fig. 11-13. 


Nella Iconografia Coll. Preist. descrissi talune accette basaltiche conservate ne! Museo di Mandralisca 
(Cefalù) p. S5, tav. 78. Esaminando ora le collezioni dei nuovi locali del nostro Museo vedo che si lro- 
vano pochi oggetti con l’etichetta indicanti la provenienza da Lipari che hanno abbastanza importanza. 
Un vasetto (fig. 11) a forma di bicchiere bislungo cilindro conico, caratteristico per non non essere per- 
fettamente circolare ma con una compressione angolosa per facilitare il deflusso del liquido. Alla parte 
opposta vi è un ispessimento che forma una specie di costola che funziona da manico. 

Devo notare inoltre una piccola accetta di pietra (fig. 12) come amuleto sacro. Essa ha un foro fatto 
evidentemente per appendersi forse al collo e ha uno scavamento che forma due lobi cuoriformi. Tale 


6 ANNALES DE GÉOLOGIE ET PALÉONTOLOGIE 


accetta fa risovvenire quelle da me osservate nel Museo Vagliasindi delle quali ho parlato nella mia Ico- 
nosrafia delle Collez. Preist., p. 88, tav. 81, fig. 15-18 e quella del Museo di Girgenti, pag. 39, tav. 49, 
fig. 8. 

Nello stesso scaffale si trovano talune palline a bottone (fig. 13). Sono globicini con un sostegno 
della stessa natura con una specie di pizzicatura con un foro. Non so se servissero per ciondolo o per 
bottone. Lo già nel fascicolo IX dei miei Studi Archeologici Icon. (p. 6, tav. IV, f 6) feci conoscere un 
ælobetto analogo, ma di sostanza diversa. Ne lornerd a parlare in appresso quando tratterd dei resti di 


Boccadifalco. 


Resti preistorici di Partanna 


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Già nella mia Iconografia Coll. Preist. (p. 51, tav. 31-39) descrissi molti filtili di contrada Tripi. Non 
ho nulla da aggiungere tranne che far conoscere un altro importante vaso a forma di tazza o bicchiere 
che ho visto nei nuovi armadi del nostro Museo e rappresentato dalla figura 14. À desso riprodotto in 
grandezza ridotta. Credo sia allo cirea 80 mm. ma cosi ad occhio, non avendolo misurato. Ë notevole 
per delle strisce lineari colorate piuttosto irregolarmente disposte ma con una certa eleganza e per la 
forma caratteristica del manico che è inutile descrivere vedendosi bene dalla figura. 


Oggetti preistoriei di Girgenti (Monserrato) 
Tav. 3, fig. 1-2. 


Nella mia Icon. Coll. Preist., p. 37, 39 etc. descrissi taluni oggetti di Girgenti e di Monserrato, che 
è vicino di questa città. Non parlai perd dei due vasi che sono rappresentati in questa tavola, i quali 
non erano anCora esposti al pubblico, perchè credo si trovassero nei magazzini. Credo ora utile di farli 
concscere per il completamento del m'o lavoro e perchè essi presentano delle peculiarità importanti. Il 
vasetto (fig. 1) à alto 12 cent., è di creta bianchiccia, ornato di lineole nere irregolari ma con una certa 
simetria. lo non ho visto altri vasi con una simile foggia di colorazione. 

L’altro vasetto (fig. 2) ha una forma molto dissimile e ha un'ornamentazione a strie incise non co- 
lorate. Tali graffiti sono alternati attorno a prominenze subtriangolari. Nell’insieme ricordano lo stile di 
S. Angelo di Mussaro. 


Oggetti bronzei di Gratteri 
Tav. 3, fig. 3: 


In un nuovo armadio del Museo esistono talune accette di bronzo di tipo vetusto, da Gratteri (fig. 3) 
che non si trovano negli antichi locali. Certamente doveano essere nei magazzini. 


Oggetti fittili di Castronuovo 


Nella mia Icon. Coll. Preist,, p. 148 feci menzione di un vasetto preist. di Castronuovo forse del 
calidiano. Nel quinto fascicolo dei miei Sludi Archeologici Icon. descrissi la collezione importantissima 
di bronzo arcaici, Esaminando le collezioni preistoriche dei nuovi locali del Museo trovo esposti alcuni 
filtili preistorici di questa località. Essi sono ornati di graffili e sono di tipo molto simile a quelli di 
S. Angelo di Mussaro già da me descritli. Non torna conto darne particolareggiala descrizione perchè 
non mi pare contengano nulla di speciale. 


Oggetti di Mussomeli (contrada Polizzello) 


Già nella mia Icon. Coll. Preist., p. 37 descrissi qualche oggetto proveniente di detta localita. Nei 
nuovi locali del Museo ho visto allri oggetti esposti della medesima contrada e che credo erano in qual- 


APPENDICE ALLA ICONOGRAFIA DELLE COLLEZ. PREISTOR. d 


che cassetta dei magazzini del Mus2o raccolti da Salinas. Essi nou mi pare presentino nulla d’ impor- 
tante. Perd recentemente l’illustre prof. Gabriei mi ha detto che si è recato in contrada Polizzello e ha 
fatto degli scavi e ricerche che promettono di riuscire molto fruttuose. 


Fittili di Paceco 


In un armadio dei nuovi locali del Museo sono esposti dei frammenti di stoviglie grossolane con 
numorosi graftili. Sono questi irregolari, profondi e senza disegno alcuno. Non presentano nulla di par- 
ticolare. Io feci un cenno di Paceco nella mia Iconogr. Coll. Preist., p. 144 descrivendo le collezioni del 
Museo di Trapani. 


Accette di Castelluccio presso Noto 


Nella Icon Gollez. Preist. (pag. 37, 38, tav. 16 f. 7-8) descrissi taluni filtili di questa località. Nei 
nuoyi locali del Museo ho notato altresi talune accette che non si trovavano negli antichi armadi. Forse 
erano nei magazZzini del Museo. 


Collezioni di Giarratana 


Nel sopracitato mio lavoro notai questa località semplicemente riportando le pubblicaziont dello illu 
stre prof. Orsi a proposito di un Ripostiglio di bronzi (Orsi, Bull. Pal. 1t.,1900). Nei nuovi armadi del 
nostro Museo sono esposte talune armi di selce e di ossidiana di tale località che credo si trovavano nei 
magazzini, già raccolti dal prof. Salinas. lo mi recai anni addietro in Giarratana per sludi geologici; ma 
non vi rinvenni nulla di preistorico. [nternandomi perd in talune profonde grotte, presso il paesetto, mi 
fu dato osservare molti loculi di tombe rettangolari scavate nella roccia come si osservano nelle catacom- 
be. Feci qualche scavo, ma nulla rinvenni d’importante. 


Fittili di Segesta 


Nei nuovi locali del Museo si trovano taluni fittili di questa località che mancavano nell’antica. E- 
videntemente dovettero essere trovati nei magazzini ove erano stati conservati dal Salinas. Non presen- 
tano nulla di spectale: li noto semplicemente per indicazione della località. 


Castellazzo di Fiaccati 


Nulla ho da osservare su questa località lranne sul nome che & stato da me notato nella mia [co- 
nografia con quella di Castelluecio, perchè cosi l’ ho trovato precedentemente scritto in un’ etichetta del 
Salinas. 


Intorno una grande accetta basaltica del Museo di Termini 


proveniente da Scillato. 
Tav. 3, fig. 4. 


L’illustre prof. Ciofalo, che pieno di ammirevole zelo cerca sempre di arricchire il Museo della sua 
città, mi ha faito sapere essere stata rinvenuta in Scillato una importante accetta che fu inviata a lui 
che la collocd nel Museo di Termini. Egli gentilmente la mise a mia disposizione per esaminarla, ed 
io la ho riprodotta con la figura 5. À dessa lunga ben 22 centimetri larga 7 cent. ha quindi una dimen- 
sione. cospieua. una delle maggiori che io abbia esaminato; ricorda quella del Museo di Caltagirone ([co- 
nosr., tav. 143, fig. 1) e quelle del Museo di Palermo. (Iconogr., tav. 18, fig. 4, tav. 19, fig. 10). Ë perfet- 


8 ANNALES DE GÉOLOGIE ET DE PALÉONTOLOGIE 


mente del tipo di quella di Caltagirone , che & la maggiore di quelle da me esaminate. Questa di Seil- 
lato è perd sempre rimarchevole e ciù non solo per la dimensione ma anche per la fattura. 


Resti preistorici di Boccadifalco 


Nella mia Iconogralia delle Coll. Preist. (pag. 131, tav. 191, fig. 2) parlaï della famosa grotta delle 
«Quattro Arie» e feci un cenno di depositi preistorici del periodo calidiano di quei pressi. Giù in basso 
lungo la via che dalla Rocca conduce a Boccadifalco , e precisamente nella cosi detita Costiera scoversi 
un deposito di grande imporlanza del periodo Calidiano. Feci eseguire un gran numero di mine e grandi 
scavi e potei procurarmi un ricco materiale ossifero che mi propongo prossimamente di illustrare. Perd 
non mi fu dato di trovare in alcun resto umano (nè di ossa ne di fittili nè di armi). 

Intanto poco su della Costiera e precisamente nella cosi detta « Conigliera » eseguendosi degli seavi 
per il tracciato della nuova ferrovia, furono scoverti casualmente delle ossa umane e qualche fittile. Fu il 
Dottor Salerno, che da Palermo si reca giornalmente in Boccadifalco per la sua professione, che pub- 
blico due articoli nel « Giornale di Sicilia » annunziando tale scoverta. Ë strano come tale notizia esa- 
gerata e gonfiata dal pubblico e dai commenti abbia prodotto un grande interesse in Palermo impari 
affatto alla realtà della cosa. Il sindaco della nostra città mi ha lelefonato più volte pregandomi di re- 
carmi sul luogo e di esaminare la necropoli. Moltissime persone sono state attratte dalla curiosità a vi- 
sitare queslo deposito, ed è stato un continuo accorrere di studiosi e di turisti.-- Certamente se tutto quello 
che riguarda la preistoria ha grande interesse, ne ha ancora maggiore quello che concerne gli antichi 
abitatori della nostra « Conca d’ Oro». Ma per verità in questo caso vi è stato molto di esagerato. — fo 
mi recai da prima in casa del Dr. Salerno il quale mi accolse molto gentilmente e mi mostrà un cranio 
abbastanza ben conservato ma disgraziatamente non intero; un frammento di vaso e una pallina a cion- 
dolo analoga a quella da me già illustrata (Stud. Arch. V. IV, f. 6) di cui parlerd in seguito. Egli inol- 
tre mi mostrà taluni resti fossili quaternari del Calidiano degli strati a elefanti che io illustrai nel mio 
lavoro su Luparello nel fascicolo 26 dei miei Annales de Géol. e de Pal.—Avendo saputo dal Dr. Salerno 
che due vasetti si trovavano presso il Dr. Piraino direttore dei lavori della ferrovia, mi recai da costui. 
Il Dr. Piraino me li mostro ed io presi i disegni relativi (tav. 3, f. 5-6); come pure di due coltellini di 
cui uno di ossidiana, l’altro di selce (se ben ricordo).—Andai quindi al gabinetto Geologico della R. Uni- 
versità per vedere taluni resti che furono colà portati dal Dr. Di Salvo, il quale si recd sul luogo insieme 
al Dr. Salerno e credo anche insieme al sig. Failla Tedaldi. Ebbi colà a esaminare talune ossa umane 
e un piccolo coltellino di ossidiana. Il signor Di Salvo mi assieurd avere egli stesso esumato gli uni e 
l’altro. Mi recai quindi sul luogo e osservai attentamente il sito dove furono trovati tali resti ossiferi. 
Ë al di sopra del tracciato della ferrovia quasi a contatto con la sponda. Si osservano due scavamenti 
fatti nella roccia, di forma subrotonda e di dimensioni relativamente piccole. Pare vi fosse stata apposta 
al di sopra una lastra di pietra che trovasi ancora colà. l; ampiezza è, come ho detto, limitata e pare 
quindi che vi fossero state apposte le ossa dopo il disfacimento del corpo esumato altrove. Come punto 
di orientamento per trovare la località dird che vi sono taluni alberi di ulivo non discosti e che risponde 
quasi per diritto alla sorgente del Gabriele, ma in su. 

Rimontando la costa della montagna si osserva la breccia scavata dalla dftta Puricelli e più in alto 
continuando in direzione della « Rocca » ma non molto discosto si osservano due piceole grotte in una 
delle quali « Grotta di Mastru Santo » mi dissero i lavoranti locali che era stato trovato qualche resto 
di ossa umane e anche un vasetto che non vidi. Mi riferirono che il prof. Gabrici, l’alacre e benemerito 
direttore del Museo, avea mandato delle persone à fare delle ricerche. Io ritengo che ben poco si pud 
quivi rinvenire d’importante. La grolla che potrebbe esplorarsi e rendersi di facile accesso con delle mine 
è quella delle « Quattro Arie» di cui ho parlato nella mia Iconogratia che à veramente monumentale e 
di grande bellezza per le stallattili. [nteressante à quella profondissima di Mortillaro ove dovrebbe farsi 
un lavoro (Icon., p. 193). Nei pressi di Boccadifalco e precisamente alla Ciba (lconogr., p. 193) rinvenni 
ed illustrai vari resti preistorici. Quivi potrebbero essere eseguiti ulteriori scavi. lo credo che due ra- 
gioni invogliavano gli antichi abitatori della Sicilia in quelle regioni : le sorgenti di acqua che vi flui- 


APPENDICE ALLA ICONOGRAFIA DELLE COLLEZ. PREIST, 9 


seono (acqua del Gabriele, di Boccadifalco etc.) e l’abhondanza di selce piromaca che si trova nel decli- 
vio della montagna in piccoli blocchi cosparsi in vari tratti nel terreno specialmente tra Boccadifalco 
Monreale. Dard ora una breve descrizione degli oggetti da me osservati provenienti da questo nuovo de- 
posito preistorico che è sopra la Costiera e precisamente nella cosi detta Conigliera. L’epoca cui rimon- 
tano non à facile a stabilirsi, ma penso non sbagliarmi punto nell’ascriverli come coevi a quella dei Colli 
Valdese, Tommaso Natale, ete. Credo rimontano al Calidiano Superiore. 

Riguardo alle ossa umane osservate da me cosi a vol d’uccello alla Università , e alla calotta cra- 
nica osservata in casa Salerno dird che non ho avuto agio nè tempo di fare delle accurate osservazioni. 
Perd non mi è parso che presentassero nulla di caratteristico e di speciale. — 1 crani sono piuttosto do- 
licocefali e parvemi fossero più rigonfi posteriormente che anteriormente a detrimento della parte frontale. 
L'arcata delle occhiaie si presenta un nochino più prominente che di consuelo ; ma ci mi è sembrato 
dipendere più da incrostazioni che da sviluppo osseo. L’apparato dentario somiglia a quello tante volte 
da me esaminato e di cui ho già parlato, cioè con deficiente sviluppo dei canini, Cid accennerebbe a un 
regime più frugifero che carnivoro. 

I due vasetti fig. 5, 6 sono quelli posseduti dall’ ingegnere Piraino e sono molto importanti perchè 
di fattura primitiva, grezza e di argilla non tornita nè ben cotta. Quello fig. 5 è alto circa 10 cent. e 
nulla presenta di caratteristco. Quello invece fig, 6 ha dei graffiti molto speciali con strie e punteggia- 
ture. Ë anche rimarchevole per due forellini opposti l’uno all’altro presso l’imboccatura, evidentemente 
destinati per essere appesi con una cordicella. 

Il vasetto fig. II del Dr. Salerno è fratturato, ma è molto importante per la forma speciale e per es- 
sere tutto bucherellato. Ha due piccole prominenze laterali. Le fig. 7-8 rappreseutano due coltellini di 
eui uno di ossidiana; l’altro non so se sia di selce non ricordo bene. Certo perd una è di ossidiana, co- 
me pure quella conservata nel Museo di Geologia di cui ho di sopra parlato. 

Le fig. 9-10 rappresentano un ciondolo globuloso da servire come pendaglio o bottone. Ë desso per- 
fettamente simile a quello da me descritto (Studi Icon. p. 6, fig. 6) di cui ho di sopra parlato nel para- 
grafo sui resti di Lipari. lo non so ove fu rinvenuto, ne chiesi al Dr. Salerno, il quale mi disse ignorare 
precisamente il luogo ove fu trovato, certo perd nei pressi di Boccadifalco, Perd il vasetto, e i coltellini 
furono estratti dallo scavamento della Conigliera di cui ho detto di sopra. — Io nulla posseggo di con- 
trada Conigliera, solo trovai un pezzo di creta nella « grotta di Mastru Santo », che è rossastra di fuori 
e nerastra internamente (creta cinerea) di pessima fattura. 


INDICE DEI PARAGRAFI 


PREFAZIONE : : 1 L : ; : : ; - Pag.… 
Altri resti preistorici conservati nel Museo Nazionale di ‘Palermo ë o : : : $ : , »  ivi 
»> > Resti preistorici contrada Porrazzi presso Palermo +. ; o ' ë : 6 » à 
> > Necropoli di Valdese presso Palermo . ; ; : ; © : 6 »  ivi 
» » Fittili di S. Angelo di Mussaro presso Girgenti , : . : : : ; »  ivi 
> » Altri fittili di contrada Ciachia (EE) : . : : : ; à : ; EL) 
» » Resti preistorici di Caccamo . c c : : ; ë : : : » vi 
» > Resti quaternari di Lipari . . ; 6 6 ! c 0 : : : ‘ »  ivi 
» » Resti preistorici di Partanna . : . ; : ë : ; À 2 (0 
> » Oggetti preistorici di Girgenti (Monserralo) . ; . 4 c : ; ; : »  ivi 
> » Oggetti bronzei di Gratteri . ; : : : D ; : : : ; ; »  ivi 
» » Oggetti fittili di Castronuovo : À ! : 2 - : : » ivi 
> » Oggetti di Mussomeli CR Polizzello) . 6 : ; ; ï ; £ ; »  ivi 
» » Fittili di Paceco ë 0 0 . 0 : : : © : 2 MT 
» > Accetta di Castelluccio presso ‘Noto . 5 5 c ; 6 : : c é » vi 
> » Collezioni di Giarratana . c c : 9 : ; : : 3 : è ; » vi 
> » Fittiii di Segesta . ë : ? : 0 : . 5 : Ë : © D TT 
» » Castellazzo di Fiaccati . © : c ' : »  ivi 
Intorno una grande accetta basaltica del Museo di Termini proveniente da Scillato . : 5 ! o » 7 
Resti preistorici di Bocadifatco . ë ; ; à o ; ; ; , 0 : » 8 


Indice alfabetico delle stazioni preistoriche sopra mentovate 


Boceadiaico po Cache D 0 (Cratteri 0 "Up CN PACCCOE EST HSE Ne 200 jù à 
Cr briser. » SC Lipari ee.» D, Palermor. . . # 4, Valdese 7 4 
Castelluccio . . » 4 Fiaccati . . . » 7 Monserrato . . » 6 Polizzello. . . » 7 Mastru Santo . » 8 
Castellazzo . : » 8 Giarrataua . . » 7 Mussaro . . . » 4 Porrazzi . . . » 4 
Castronuovo. . » 4 Girgenti. . . » 6 Mussomeli . . » 7 Sant’Angelo. . » 4 


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Les Annales de Géologie et de Paléontologie paraissent par livraisons à intervalles pendant l’année. 
Le prix de chaque livraison dépend du nombre des planches. ‘ 

Pour les souscripteurs il est de 3 fr. à planche, c’est à dire qu'une livraison, qui aura 9 pl. coûtera 
6 fr., si elle aura 3 pl! coûtera 9 fr. et ainsi de suite. — Si la livraison ne contiendra aucune planche, 
son prix sera de 1 fr. chaque 8 pages. ! 

Pour les non souscripteurs le prix de chaque livraison est de Æ fr. à 6 fr. à planche, selon l’impor- 
tance de la livraison. Si la livraison ne contiendra aucune planche, son prix sera 9 fr. chaque 8 pages. 

Une fois par an sera publié un bullettin où seront annoncés tous les ouvrages envoyés au directeur 
(à Palerme, Rue Molo) et il sera delivré gratis aux donateurs. ! : 

Les planche séront executées toujours avec grand soin et trées sur de très beau papier in 4. S’il 
y en aura in folio (c’est a dire doubles) le prix sera proportionnément doublé. 


Depuis le 1° Janvier 1886 jusq’ à Juin 1922 trente cinque livraisons ont été pubbliées : 


1. Monographie des fossiles du sous horizon ghelpin De Greg., avec 5 pl. 
Prix: 15 fr. pour les abbonnés, 20 fr. pour le public. 

2. Monographie des fossiles du sous horizon Brappie e Greg., avec 6 pl. 
Prix: 18 fr. pour les abonnès, 95 fr. pour le public. 

3. Nouveaux fossiles des « Stramberg Schicthten » de Roverè di Velo, avec 1 pl. in folio. 
Prix: 6 fr. pour les abonnés, 10 fr. pour le public. 

4, Essai paléontologique à propos de certains fossiles de la contrée Casale Ciciu, avec 1 pl. 
Prix: 3 fr. pour les abonnés 5 fr.. pour le public. 

5. Monographie des fossiles deS.'Vigilio du sous-horizon grappin De Greg., avec 14 pl. 
Prix: 49 fr. pour les abonés, 60 fr. pour le public. 

6. Iconografia Conchiologia Mediterranea gen. Scalaria, avec 4 pl. 
Prix: 3 fr. pour les abonnés 5 fr. pour le'public. 

7. Monographie de la Faune éocénique de l’Alabama — 1e" Partie. — Pag. 15-16, pl. 1-7. 
Prix : 51 fr. pour les abonnés, 68 fr. pour le public. 

8. Idem 92»e Partie. — Pag. 157-316; pl. 18-16. 
Prix: 87 fr. pour les abonnés, 116 fr. pour le public. 

9. Iconografia Conchiologia Mediterranea gen. Fissurella, Emarginula, Rimula avec 3 pl. 
Prix: 9 fr. pour les abonnés, 12 fr. pour le public. 

10. Description de certains fossiles extramarins du Vicentin avec 2 pl. 

S Prix: 6 fr: pour les abonnés, 8 fr. pour le public. 

11. IconografialConchiologia Medit:/viv.te.terziaria. Muricidae {re Partie, Tritoninae 1" Partie, avec 5 pl. 
Prix}: 15 fr. pour les abonnés, 20 fr. pour le public. é 

12. Notes, complémentaires Faune Alabäma avec 2 pl. 
Prix: 6 fr. pour les abonnés, 8 fr. pour le public. 

13. Description des faunes tert. Vénétie : Fossiles des environs de Bassano avec 5 pl. 
Prix : 45 fr. pour’ les abonnés, 36 fr. pour le public. 

14, Description des faunes tert. Vénétie : Monogr. foss. éoc. Mt Postale avec 9 pl. 
Prix: 27 fr. pour les abonnés; 36 fr. pour le public. 

15. Description de quelques ossements des cavernes dés environs de Cornedo et Valdagno, dans le Vicentin avec 3 pl. 
Prix : 9 fr. pour les abonnés 19 fr. pour le public. (PeL 

16. Appunti zoolog. e paleont. sull’isola di Levanzo.(Conch. terrestr. viv. e foss. e avanzi paletnolog.) avec {epl- 
Prix: fr. 3 pour les abonnés,t5 fr. pour le,public. | MN 7 

17. Note sur un astéride et un cirripède du postplioc.de Sicile des genres Astrogonium'et Coronula'avec1Npl: 
Prix: 8 fr. pour les abonnés, 5 fr. pour le public. RL 

18. Description des faunes tertiaire de la Vénétie, Note sur certains crustacés (brachiures) éocéniques avec 6 pl: 
Prix: 18 fr. peur le abonnés, 24 fr. pour le public. # 

19. Description de quelques fossiles tertiaires de Malte surtout miocènes avec 4 pl. 
Prix 12 fr. pour les abonnés, 20 fr. pour le public. ! di 

20, Descr. des faun. tert. de la Vénélie: Foss. de Lavacille (des assises de S. Gonini a Conus diversiformis Desh) 


14 
+ 


avec 2 pl 
Prix: 6 fr. pour les abbonnés, 19 fr. ponr Le pubblic. | ( 
21. Descr. des faunes tert. de la Vénétie. Monografia della fauna eocenica di Roncà avec 27 pl. Î 


Prix : 81 fr. pour les abonnés, 95 fr. pour le public. j AI 
22, Une météorite tombé en Sicile avec un catal. bibl. sur les météor. : QE HR 


Prix: 3 fr. pour les abonnés, 6 fr. ponr le public. g'A 4 FIN 
23. Etudes sur le gen. Amussium avec un catalogue bibliographique et synonymique de tous les peignes lissesiet 
sublisses du monde, et avec une appendice sur le‘ Pect. flabelliformie, hyalinus, et magellanicus avec 


7 pl. (trois in ‘folio et deux ‘coloriées). 


Prix : 30 fr. pour les abonnés, 10'fr. pour le ‘public. É NOT 
24, Quelques fossiles nouveaux de! Lavatille (assises de!S. Gonini à Eburna Caronis) avec une appendice auxEtu- 
- des sur le genre Amussium, let index bibliographique. PR SAN AU À 
Prix : 8 fr, pour les abonnés, 5 fr. pour le public. | 
25. Description de quelques fossiles miocènes de l’orizon à Cardita Jouanneti de Forabosco (Asolo, près di Ca- 
. sonetto haut Trevisan etde Romano (près de Bassano) avec 6 pl. deux desquelles tin folio. { 
Prix : 18 fr. pour les abbonnés, 95 fr: pour le pubblic. ! 
26. Deux noveaux dépôt d'Elephas PRUE dans le quaternaire des environs de Palerme, avec trois planches: 
Prix: 9 fr. pour les abbonnés, 12 fr. pour le papas: 
27. Coelenterata tithonica (Polypiers éponges et hydroides tithoniques des Stramberg Schichten) de Sicile avec 6 pl., 
. quatre desquelles in folio. 
Prix: 48 fr. pour les abonnés, 95 fr. pour le public, 
28. Tumuli preistorici di Carini avec 3 pl. (Septième Bulletin Bibliographique). 
Prix: 9 fr. pour les’abonnés, 12 fr. pour le public. 
29. Iconografia dei resti preistorici(Paleolitici) della grotta dei Vaccari di Monte Gallo presso Palermo (avec una 
. troisième appendice aux études sur le genre Amussium) avec 3 pl. 
Prix: 9 fr, pour les abonnés, 12 fr. pour le public. 
30. Appunti sull'erosione glatiale (avec une quatrième appendice aux études sur le gen. Amussium). 
Prix: 2 fr. pour les abonnés. 4 fr. pour Le public. 
31. Osservazioni sulla struttura della cenere del Vesuvio caduta in Napoli nel 1906. 
MPPrixs 1 2fr. poSE les abonnés, 4 fr. pour le public. 
32. Microfaune des thermes Euganée (Abano, Battaglia etc.) avec une planche. 
Prix : 3 fr. pour les abonnés, 5 fr. pour le public. 
33-34, Iconografia delle collezioni preistoriche di Sicilia avec un atlas de 158 pl. Le prix de 3 à planche, en égard 
au grand nombre de planches de ces deux livraison a été reduit ainsi: 300 fr. pour les abonnés, 
.350 fr. pour le public. 
35, Appendice alla fconografia collez. preistoriche avec 3 pl. 
Prix : 9 fr. pour les abonnés, 12 fr. pour le public. 


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